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lunedì 6 marzo 2017

Cut & Run #1 Madeline Urban e Abigail Roux

Avete presente quando leggete un libro e vi fate prendere a tal punto che vi sembra di conoscere i personaggi e se non lo rileggete almeno una volta l'anno non siete appagate?
Io con Ty e Zane, sono così, ma in più metteteci che con Kikka  ormai li citiamo a memoria e abbiamo anche istituito il Fangirl Friday in loro onore.
Quest'anno la colpa però è stata di Rita, che se li stava rileggendo e parlando ci siamo fatte mille domande sulla trama orizzontale e per trovare le risposte DOVEVO rileggere tutta la storia; inutile dire che come l'ho detto a Kikka, aveva già il primo libro aperto nel kindle (il bello di circondarsi di persone col tuo stesso delirio fangirloso).
Quindi parto dall'inizio e provo a scrivere qualcosa di (pseudo)serio e (poco)fangirloso su questa coppia che ha sancito il mio abbandono della letteratura F/M per il magico mondo M/M ^_^



Piccola introduzione: la serie risale al 2011 e al momento risulta conclusa (ma noi fan speriamo sempre) e composta da 9 libri di Cut & Run e 3 della serie spinoff Sidewinder.
I primi cinque libri sono stati pubblicati e tradotti dalla Dreamspinner,  mentre dal sesto in poi pubblicati in America da Riptide Publishing e tradotti in Italia da Triskell.

La trama:

Una serie di omicidi affligge la città di New York. L’FBI e la polizia brancolano nel buio: si sospetta che il killer sia uno solo, ma gli indizi sono talmente scarsi e indecifrabili da non fornire alcuna pista. Quando a rimetterci le penne sono due agenti del Bureau, però, il caso diventa di importanza vitale per l’FBI.

L’agente speciale Ty Grady è reduce da un incarico sotto copertura finito molto male. È arrogante e litigioso, ma è anche il migliore in quello che fa. Quando però lo mettono in coppia con l’agente speciale Zane Garrett, è odio a prima vista. Garrett è l’agente modello: serio, sobrio e devoto − il che rende la loro collaborazione la classica accoppiata ‘sbirro buono-sbirro cattivo’, gli opposti complementari. Entrambi gli agenti capiscono, da subito, che la vera difficoltà del caso non sarà l’assenza di indizi, quanto il dover lavorare insieme.

Appena arrivati sul posto, però, l’assassino colpisce ancora − e questa volta il mirino è puntato su di loro. Costretti a fuggire e a nascondersi, e al tempo stesso decisi a scovare l’uomo che li ha presi di mira, Grady e Garrett devono trovare il modo di lavorare insieme − e alla svelta, se non vogliono diventare altre due tacche sul coltello dell’assassino.

Una delle cose che a livello di trama mi è piaciuta di più è che ci vengono presentati diversi punti di vista da diversi personaggi, non solo i protagonisti: nel primo capitolo addirittura è proprio una delle vittime a parlare e raccontarci i suoi ultimi istanti di vita.
 La voce di ogni personaggio ci permette di far parte della storia per carpire i vari indizi e conoscere Ty e Zane.

Parliamo di Ty e Zane: sono due persone complesse e con bagagli personali pesanti e a prima vista sembra di vedere la più classica delle accoppiate dei film/libri polizieschi, cioè Poliziotto buono/Poliziotto cattivo.

Ty  ci si presenta trasandato, scazzato e arrogante e fin da subito mette in chiaro di non volere alcun partner; ha appena finito una missione andata male dove ha perso il suo ultimo partner e non ha voglia di ricominciare tutto daccapo. Sembre una mina vagante e...lo è! Ty è un ex marine, quindi è leale e coraggioso, si butta a capofitto nelle situazione più assurde, il tutto con la battutina sempre pronta e la faccia da schiaffi ^_^ mentre i difetti di Zane e le sue fragilità ci vengono subito mostrate, di Ty scopriamo poco a poco cosa gli piace e cosa ha paura. Il momento in cui con Zane parlano di cosa li spaventa è uno dei miei prefetiti del libro.

Zane invece appare come il classico "colletto bianco", pulito, ordinato e ligio al dovere; in realtà porta una maschera e il suo atteggiamento gli serve solo per poter tornare operativo sul campo dopo anni passati ai crimini informatici; è vedovo da cinque anni e non ha ancora superato la morte della moglie, dopo la quale, per disperazione è diventato un'alcolista e un drogato. Io amo Zane, lo metto in chiaro fin da ora perchè è tormentato e crede di non essere forte abbastanza per vivere o stare con Ty ma non  è così e lo dimostra anche in questo libro quando per il suo partner getta la boccetta di pillole nel cesso o quando le riprende più avanti a costo di andare in overdose per andare a salvare Ty.

I due agenti iniziano a lavorare insieme al caso e volano subito le scintille ( e pugni  perchè come mi ricorda sempre Kikka, le scazzottate sono i loro preliminari^_^) perchè non potrebbero essere più diversi, visto che dove Zane è analitico e razionale, Ty è caotico e istintivo e oltretutto questo killer sembra non seguire uno schema nella scelta delle vittime.

La tensione lavorativa si trasforma presto in tensione sessuale e alla fine Booom!
La cosa che colpisce nella scena dopo che fanno sesso è la dolcezza che li coglie e li porta fin dal primo momento a stare abbracciati per poter dormire una notte serena.


Non vi dirò ovviamente chi è il killer o come lo scopriranno ma alla fine conta? ^_^
Ho amato questo libro perchè la relazione tra Ty e Zane è difficile e piena di ostacoli, e più di una volta leggendo ( anche per me che ormai sono alla millesima rilettura) ti chiedi come faranno a far funzionare le cose; ma una cosa su tutte io apprezzo di questa serie e cioè che entrambi fanno un percorso che si snoda per tutti e nove i libri, fatto di cadute e risalite, ma alla fine ce la fanno...un pò come nella vita vera no? ^_^












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